L’idea di sottoporsi a un intervento di chirurgia estetica all’estero, spesso a costi notevolmente inferiori rispetto all’Italia, è sempre più allettante. Paesi come la Turchia, l’Albania, la Croazia o la Polonia sono diventati mete popolari per il cosiddetto turismo medico estetico. Ma dietro il miraggio del risparmio si cela una domanda cruciale: la chirurgia estetica low cost all’estero è sicura?
La risposta non è un semplice sì o no. Dipende, e molto, dalla cura con cui si valuta l’offerta e si sceglie la struttura.
I vantaggi apparenti del low cost
Il principale driver del turismo medico è, inequivocabilmente, il prezzo. Un intervento di mastoplastica additiva o una rinoplastica possono costare il 30-50% in meno rispetto all’Italia, e talvolta anche di più. Questo è dovuto a diversi fattori, tra cui:
- Costo della vita inferiore: Salari del personale medico e paramedico, affitti delle cliniche, utenze e materiali di consumo possono essere significativamente più bassi.
- Minore pressione fiscale: Alcuni paesi offrono regimi fiscali più vantaggiosi per le attività sanitarie.
- Concorrenza elevata: Molte cliniche in questi paesi competono sul prezzo per attrarre pazienti internazionali.
I rischi nascosti della chirurgia all’estero
Se da un lato il risparmio è tangibile, dall’altro i rischi possono essere elevati e, in alcuni casi, gravi. È fondamentale essere consapevoli dei potenziali pericoli:
- Standard Sanitari Differenti: Non tutti i paesi seguono gli stessi standard igienico-sanitari e le stesse normative europee o internazionali a cui siamo abituati in Italia. Questo può tradursi in un maggiore rischio di infezioni o complicazioni.
- Qualifica e Formazione dei Chirurghi: In alcuni paesi, la formazione e la specializzazione dei chirurghi estetici potrebbero non essere equivalenti a quelle richieste in Italia. È cruciale verificare le credenziali del medico, la sua esperienza specifica nell’intervento desiderato e la sua appartenenza a società scientifiche riconosciute a livello internazionale.
- Materiali Utilizzati: La qualità delle protesi, dei filler o degli altri materiali impiegati può variare enormemente. Materiali non certificati o di bassa qualità possono causare reazioni avverse, complicazioni a lungo termine e risultati insoddisfacenti.
- Comunicazione e Barriera Linguistica: La difficoltà di comunicazione con il chirurgo e il personale medico può portare a incomprensioni sulle aspettative, sulla procedura e sulle istruzioni post-operatorie, compromettendo il risultato e la sicurezza.
- Assistenza Post-Operatoria e Complicazioni: Questo è uno degli aspetti più critici. Se insorgono complicanze dopo il rientro in Italia, gestire la situazione a distanza può essere estremamente difficile e costoso. Le cliniche estere potrebbero non garantire la stessa assistenza e il follow-up necessario, costringendo il paziente a rivolgersi a medici italiani, con costi aggiuntivi e il rischio di non trovare facilmente chi voglia farsi carico di un problema non gestito dall’inizio.
- Aspetti Legali e Rimborsi: In caso di contenzioso o di necessità di rifacimento dell’intervento per esiti insoddisfacenti, l’azione legale in un paese straniero può essere complessa, costosa e dispendiosa in termini di tempo. Anche le garanzie sul lavoro o sui materiali potrebbero essere difficili da far valere.
- Tempi di Recupero e Viaggio: Il viaggio di ritorno immediatamente dopo un intervento chirurgico può essere rischioso per la salute (ad esempio, per il rischio di trombosi venosa profonda dopo interventi lunghi). I tempi di recupero in un ambiente non familiare, lontano dal proprio supporto sociale, possono essere psicologicamente più difficili.
Come ridurre i rischi se si sceglie l’estero
Se, nonostante i rischi, si decide di optare per la chirurgia estetica all’estero, è fondamentale adottare precauzioni estreme:
- Ricerca Approfondita: Non affidarsi solo al passaparola o alla pubblicità. Cercare recensioni, testimonianze verificate e informazioni dettagliate sulla clinica e sul chirurgo.
- Verifica delle Credenziali: Accertarsi che il chirurgo sia specializzato in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica e che sia iscritto a un ordine professionale riconosciuto nel suo paese, e possibilmente a società scientifiche internazionali di prestigio.
- Certificazioni della Clinica: Controllare che la clinica sia accreditata da enti riconosciuti e che rispetti gli standard di sicurezza e igiene internazionali.
- Preventivo Dettagliato: Richiedere un preventivo che includa tutte le voci di costo: intervento, anestesia, ricovero, follow-up, medicazioni. Chiarire cosa succede in caso di complicanze.
- Comunicazione Pre-Operatoria: Se possibile, effettuare una videoconsulenza o una visita di persona con il chirurgo per discutere dettagliatamente l’intervento e chiarire ogni dubbio. Valutare la possibilità di un interprete se la barriera linguistica è significativa.
- Pianificazione del Soggiorno: Prevedere un periodo di permanenza adeguato nel paese per il recupero post-operatorio immediato e per eventuali visite di controllo.
- Assicurazione di Viaggio e Medica: Stipulare un’assicurazione che copra eventuali complicazioni mediche all’estero e il rimpatrio sanitario.
La sicurezza ha un prezzo
La chirurgia estetica è un atto medico a tutti gli effetti, che comporta rischi intrinseci. La scelta di affidarsi a un professionista qualificato e a una struttura che rispetti standard elevati di sicurezza non è un lusso, ma una necessità. Un prezzo troppo basso dovrebbe sempre sollevare un campanello d’allarme, spingendo a un’indagine approfondita piuttosto che a un acquisto d’impulso.
In conclusione, la chirurgia estetica low cost all’estero può essere sicura solo se il paziente si impegna attivamente a verificare la qualità e la professionalità di chirurghi e strutture, superando il solo stimolo economico. Altrimenti, il “risparmio” iniziale potrebbe trasformarsi in costi ben più elevati, sia in termini economici che di salute e benessere.
Siete disposti a correre il rischio per risparmiare qualche migliaio di euro sulla vostra salute?