I costi della liposuzione: Prezzi aggiornati e fattori determinanti

La liposuzione rappresenta una delle procedure di chirurgia estetica più richieste, mirata a rimodellare il corpo attraverso l’asportazione di accumuli adiposi localizzati che non rispondono a dieta ed esercizio fisico. Comprendere il costo di tale intervento è fondamentale per i pazienti che ne considerano la possibilità, sebbene sia opportuno sottolineare che un preventivo accurato possa essere fornito solo in seguito a una visita specialistica approfondita.

Panoramica sui prezzi della liposuzione in Italia

In Italia, il costo della liposuzione presenta un’ampia variabilità, dipendendo da molteplici fattori. Generalmente, i prezzi possono variare da circa €1.500 per aree circoscritte fino a oltre €8.000 – €10.000 per interventi più estesi o combinati.

Di seguito una stima dei costi per zone specifiche, basata sui dati aggiornati forniti da diverse cliniche italiane:

  • Liposuzione del doppio mento/viso: €1.500 – €3.000
  • Liposuzione delle braccia: €1.500 – €2.500 (fino a €4.500 con rassodamento)
  • Liposuzione di fianchi o addome (singola zona): €2.000 – €4.500
  • Liposuzione di cosce o glutei (singola zona): €3.000 – €4.500
  • Liposuzione completa dell’addome (addome e fianchi): €5.000 – €7.000
  • Liposuzione “full body” (più zone estese): €5.000 – €10.000

È importante notare che questi sono valori indicativi. Alcune cliniche offrono anche pacchetti per più zone, che possono risultare economicamente più vantaggiosi rispetto alla somma dei singoli interventi.

Fattori che influenzano il costo finale

Il prezzo finale di un intervento di liposuzione è influenzato da una serie di elementi chiave:

  1. Area/e del Corpo Trattata/e: La dimensione e il numero delle aree da trattare sono i principali determinanti del costo. Trattare una singola area piccola (es. sottomento) sarà meno oneroso rispetto a procedure che coinvolgono più zone (es. addome, fianchi e cosce).
  2. Volume di Adipe da Rimuovere: Interventi che prevedono l’asportazione di maggiori quantità di tessuto adiposo richiedono tempi operatori più lunghi e maggiori risorse, incidendo sul costo.
  3. Tecnica di Liposuzione Utilizzata: Esistono diverse tecniche (es. liposuzione tradizionale, tumescente, Vaser Lipo, laserlipolisi). Alcune metodologie avanzate, che offrono maggiore precisione o tempi di recupero ridotti, possono comportare costi superiori.
  4. Onorario del Chirurgo: L’esperienza, la reputazione e la specializzazione del chirurgo plastico influenzano significativamente la parcella professionale. Chirurghi di fama o con una lunga casistica possono avere tariffe più elevate.
  5. Costi della Struttura Chirurgica: Le spese relative all’utilizzo della sala operatoria, delle attrezzature, del personale infermieristico e di supporto della clinica o ospedale sono incluse nel costo totale. Strutture all’avanguardia o in città con un costo della vita più alto possono avere prezzi superiori.
  6. Tipo di Anestesia e Onorario dell’Anestesista: La liposuzione può essere eseguita in anestesia locale con sedazione o in anestesia generale. Il tipo di anestesia e la durata dell’intervento influenzeranno l’onorario del medico anestesista.
  7. Visite Pre e Post-Operatorie: Il costo include generalmente le visite pre-operatorie di valutazione, gli esami diagnostici necessari, e i controlli post-operatori, compresa l’assistenza nel periodo di convalescenza.
  8. Indumenti Compressivi: Dopo l’intervento, è necessario indossare una guaina compressiva specifica per favorire il riassorbimento del gonfiore e modellare i tessuti. Il costo di questo indumento è spesso incluso nel preventivo.

L’importanza di un preventivo personalizzato

Dato il gran numero di variabili, è imperativo che il paziente richieda un preventivo personalizzato in seguito a una visita preliminare con un chirurgo plastico qualificato. Durante questa consultazione, il medico valuterà le specifiche esigenze del paziente, le caratteristiche fisiche, le aree da trattare e discuterà le tecniche più appropriate, fornendo così un costo dettagliato e trasparente che includa tutte le voci di spesa. Diffidare da preventivi eccessivamente bassi o offerti senza una valutazione clinica accurata.

Conclusioni

La liposuzione rappresenta un investimento nella propria immagine e benessere. Comprendere i fattori che ne determinano il costo e ricercare professionisti qualificati sono passi essenziali per affrontare l’intervento con consapevolezza e aspettative realistiche, garantendo la sicurezza e la qualità dei risultati.

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La chirurgia estetica low cost all’estero è sicura?

L’idea di sottoporsi a un intervento di chirurgia estetica all’estero, spesso a costi notevolmente inferiori rispetto all’Italia, è sempre più allettante. Paesi come la Turchia, l’Albania, la Croazia o la Polonia sono diventati mete popolari per il cosiddetto turismo medico estetico. Ma dietro il miraggio del risparmio si cela una domanda cruciale: la chirurgia estetica low cost all’estero è sicura?

La risposta non è un semplice sì o no. Dipende, e molto, dalla cura con cui si valuta l’offerta e si sceglie la struttura.

I vantaggi apparenti del low cost

Il principale driver del turismo medico è, inequivocabilmente, il prezzo. Un intervento di mastoplastica additiva o una rinoplastica possono costare il 30-50% in meno rispetto all’Italia, e talvolta anche di più. Questo è dovuto a diversi fattori, tra cui:

  • Costo della vita inferiore: Salari del personale medico e paramedico, affitti delle cliniche, utenze e materiali di consumo possono essere significativamente più bassi.
  • Minore pressione fiscale: Alcuni paesi offrono regimi fiscali più vantaggiosi per le attività sanitarie.
  • Concorrenza elevata: Molte cliniche in questi paesi competono sul prezzo per attrarre pazienti internazionali.

I rischi nascosti della chirurgia all’estero

Se da un lato il risparmio è tangibile, dall’altro i rischi possono essere elevati e, in alcuni casi, gravi. È fondamentale essere consapevoli dei potenziali pericoli:

  • Standard Sanitari Differenti: Non tutti i paesi seguono gli stessi standard igienico-sanitari e le stesse normative europee o internazionali a cui siamo abituati in Italia. Questo può tradursi in un maggiore rischio di infezioni o complicazioni.
  • Qualifica e Formazione dei Chirurghi: In alcuni paesi, la formazione e la specializzazione dei chirurghi estetici potrebbero non essere equivalenti a quelle richieste in Italia. È cruciale verificare le credenziali del medico, la sua esperienza specifica nell’intervento desiderato e la sua appartenenza a società scientifiche riconosciute a livello internazionale.
  • Materiali Utilizzati: La qualità delle protesi, dei filler o degli altri materiali impiegati può variare enormemente. Materiali non certificati o di bassa qualità possono causare reazioni avverse, complicazioni a lungo termine e risultati insoddisfacenti.
  • Comunicazione e Barriera Linguistica: La difficoltà di comunicazione con il chirurgo e il personale medico può portare a incomprensioni sulle aspettative, sulla procedura e sulle istruzioni post-operatorie, compromettendo il risultato e la sicurezza.
  • Assistenza Post-Operatoria e Complicazioni: Questo è uno degli aspetti più critici. Se insorgono complicanze dopo il rientro in Italia, gestire la situazione a distanza può essere estremamente difficile e costoso. Le cliniche estere potrebbero non garantire la stessa assistenza e il follow-up necessario, costringendo il paziente a rivolgersi a medici italiani, con costi aggiuntivi e il rischio di non trovare facilmente chi voglia farsi carico di un problema non gestito dall’inizio.
  • Aspetti Legali e Rimborsi: In caso di contenzioso o di necessità di rifacimento dell’intervento per esiti insoddisfacenti, l’azione legale in un paese straniero può essere complessa, costosa e dispendiosa in termini di tempo. Anche le garanzie sul lavoro o sui materiali potrebbero essere difficili da far valere.
  • Tempi di Recupero e Viaggio: Il viaggio di ritorno immediatamente dopo un intervento chirurgico può essere rischioso per la salute (ad esempio, per il rischio di trombosi venosa profonda dopo interventi lunghi). I tempi di recupero in un ambiente non familiare, lontano dal proprio supporto sociale, possono essere psicologicamente più difficili.

Come ridurre i rischi se si sceglie l’estero

Se, nonostante i rischi, si decide di optare per la chirurgia estetica all’estero, è fondamentale adottare precauzioni estreme:

  1. Ricerca Approfondita: Non affidarsi solo al passaparola o alla pubblicità. Cercare recensioni, testimonianze verificate e informazioni dettagliate sulla clinica e sul chirurgo.
  2. Verifica delle Credenziali: Accertarsi che il chirurgo sia specializzato in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica e che sia iscritto a un ordine professionale riconosciuto nel suo paese, e possibilmente a società scientifiche internazionali di prestigio.
  3. Certificazioni della Clinica: Controllare che la clinica sia accreditata da enti riconosciuti e che rispetti gli standard di sicurezza e igiene internazionali.
  4. Preventivo Dettagliato: Richiedere un preventivo che includa tutte le voci di costo: intervento, anestesia, ricovero, follow-up, medicazioni. Chiarire cosa succede in caso di complicanze.
  5. Comunicazione Pre-Operatoria: Se possibile, effettuare una videoconsulenza o una visita di persona con il chirurgo per discutere dettagliatamente l’intervento e chiarire ogni dubbio. Valutare la possibilità di un interprete se la barriera linguistica è significativa.
  6. Pianificazione del Soggiorno: Prevedere un periodo di permanenza adeguato nel paese per il recupero post-operatorio immediato e per eventuali visite di controllo.
  7. Assicurazione di Viaggio e Medica: Stipulare un’assicurazione che copra eventuali complicazioni mediche all’estero e il rimpatrio sanitario.

La sicurezza ha un prezzo

La chirurgia estetica è un atto medico a tutti gli effetti, che comporta rischi intrinseci. La scelta di affidarsi a un professionista qualificato e a una struttura che rispetti standard elevati di sicurezza non è un lusso, ma una necessità. Un prezzo troppo basso dovrebbe sempre sollevare un campanello d’allarme, spingendo a un’indagine approfondita piuttosto che a un acquisto d’impulso.

In conclusione, la chirurgia estetica low cost all’estero può essere sicura solo se il paziente si impegna attivamente a verificare la qualità e la professionalità di chirurghi e strutture, superando il solo stimolo economico. Altrimenti, il “risparmio” iniziale potrebbe trasformarsi in costi ben più elevati, sia in termini economici che di salute e benessere.

Siete disposti a correre il rischio per risparmiare qualche migliaio di euro sulla vostra salute?

Chirurgia estetica: quanto costa rifarsi il naso, il seno, il viso? le cifre reali

La chirurgia estetica è un universo vasto, che promette di armonizzare i lineamenti e migliorare la percezione di sé. Tuttavia, uno degli aspetti che più incuriosisce e, a volte, preoccupa, sono i costi. È difficile fornire cifre esatte, poiché il prezzo finale di un intervento estetico dipende da una miriade di fattori: la complessità del caso, la reputazione del chirurgo, la clinica scelta, il tipo di anestesia, e le eventuali prestazioni post-operatorie.

Ecco una panoramica sui prezzi medi in Italia per alcuni degli interventi più richiesti. È fondamentale considerare queste cifre come indicative e non definitive.

Rifarsi il naso: la rinoplastica

La rinoplastica, o rinosettoplastica se include anche la correzione del setto nasale per migliorare la respirazione, è uno degli interventi più diffusi. L’obiettivo è rimodellare il naso per renderlo più armonico con il resto del viso.

  • Costo medio: Generalmente, il costo di una rinoplastica in Italia si aggira tra i 4.000€ e i 7.000€.
  • Fattori che influenzano il prezzo: La complessità del rimodellamento (ad esempio, se si tratta di una correzione minima o di una ricostruzione più significativa), la necessità di intervenire anche sul setto nasale, il tipo di anestesia (locale con sedazione o generale), e le notti di degenza in clinica, se previste. Anche l’esperienza e la fama del chirurgo possono incidere sul prezzo.

Rifarsi il seno: Mastoplastica additiva e riduttiva

La mastoplastica è l’intervento per eccellenza per la correzione del seno. Si divide principalmente in mastoplastica additiva (aumento del volume) e mastoplastica riduttiva (diminuzione del volume).

Mastoplastica additiva (aumento del seno)

  • Costo medio: Per una mastoplastica additiva, i prezzi variano solitamente tra i 5.000€ e i 8.000€.
  • Fattori che influenzano il prezzo: Il tipo di protesi utilizzate (forma, dimensione, materiale), la tecnica chirurgica (sottomuscolare, sottoghiandolare), la necessità di un ricovero notturno, e gli onorari del chirurgo e dell’anestesista. Le protesi di ultima generazione o con caratteristiche particolari possono far lievitare il costo.

Mastoplastica riduttiva (riduzione del seno)

  • Costo medio: La mastoplastica riduttiva può avere un costo leggermente superiore rispetto all’additiva, oscillando tra i 6.000€ e i 9.000€.
  • Fattori che influenzano il prezzo: La complessità dell’intervento, legata alla quantità di tessuto da rimuovere e alla necessità di riposizionare il capezzolo e l’areola. Spesso, la mastoplastica riduttiva è considerata un intervento più impegnativo e con tempi operatori più lunghi.

Lifting del viso: ritocco del tempo

Il lifting del viso è un insieme di procedure volte a ringiovanire l’aspetto del volto e del collo, eliminando rughe e cedimenti. Esistono diverse tipologie di lifting, dal mini-lifting al lifting completo.

  • Costo medio: Il prezzo di un lifting del viso può variare ampiamente, da 6.000€ a oltre 15.000€, a seconda della complessità. Un mini-lifting potrebbe costare tra i 4.000€ e i 7.000€.
  • Fattori che influenzano il prezzo: L’estensione dell’area da trattare (solo viso, viso e collo, fronte), la tecnica utilizzata, la durata dell’intervento, e l’eventuale combinazione con altre procedure come la blefaroplastica (correzione delle palpebre) o il lipofilling. Il tipo di anestesia e il periodo di degenza post-operatoria sono altri elementi da considerare.

Altri interventi comuni e i loro costi indicativi

  • Blefaroplastica (Correzione delle Palpebre): Tra 2.500€ e 4.500€. Il costo dipende se si interviene solo sulle palpebre superiori, inferiori o entrambe.
  • Liposuzione/Liposcultura: Varia notevolmente in base all’area o alle aree da trattare. Si può partire da 2.000€ per una piccola zona e arrivare a 7.000€ – 10.000€ per interventi più estesi che coinvolgono più distretti corporei.
  • Addominoplastica: Per la rimozione dell’eccesso di pelle e grasso dall’addome, il costo si aggira tra i 5.000€ e i 9.000€.

Cosa comprendono i prezzi indicati?

Generalmente, i prezzi forniti dai chirurghi per gli interventi di chirurgia estetica includono:

  • Onorario del chirurgo e della sua equipe.
  • Onorario dell’anestesista.
  • Costi della sala operatoria e del materiale sterile.
  • Spese di ricovero (se necessario).
  • Visite di controllo post-operatorie.
  • Medicazioni.
  • Eventuali protesi (nel caso della mastoplastica additiva).

È sempre consigliabile chiedere un preventivo dettagliato che specifichi tutte le voci di costo, per evitare sorprese.

L’importanza della prima visita e della scelta del chirurgo

La prima visita è cruciale non solo per definire l’intervento, ma anche per avere un preventivo preciso. In questa fase, il chirurgo valuterà le vostre aspettative, la vostra salute generale, e spiegherà i dettagli dell’intervento, i rischi e i benefici.

La scelta del chirurgo non dovrebbe mai essere guidata solo dal prezzo. Un professionista qualificato, con esperienza specifica nell’intervento desiderato, iscritto alle società scientifiche di riferimento (come la SICPRE in Italia, Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica) e con un portfolio di casi clinici documentato, rappresenta la garanzia più importante per la vostra sicurezza e per il successo dell’intervento. Diffidate da offerte eccessivamente basse, che potrebbero nascondere compromessi sulla qualità dei materiali o sulla sicurezza delle procedure.

Investire nella propria immagine è una scelta personale che merita la massima attenzione alla qualità e alla sicurezza.

 

Prezzi chirurgia estetica in Italia: Perché costano meno che in Svizzera o Francia?

L’Italia si è affermata come una meta sempre più popolare per il turismo medico, in particolare per gli interventi di chirurgia estetica. Molti pazienti provenienti da paesi come la Svizzera, la Francia, e persino il Regno Unito, scelgono di attraversare i confini per sottoporsi a procedure che nel loro paese d’origine risulterebbero significativamente più costose. Ma quali sono i fattori che determinano questa disparità di prezzi?

Il costo della vita e del lavoro: Il cuore della differenza

Uno dei motivi principali risiede nel costo della vita generale. L’Italia, sebbene con differenze regionali (il Nord è tendenzialmente più caro del Sud, ma pur sempre più accessibile di Zurigo o Parigi), presenta un costo della vita mediamente inferiore rispetto a nazioni come Svizzera e Francia. Questo si riflette direttamente sui costi operativi delle cliniche e degli studi medici. Affitti per gli spazi, utenze, e persino i beni di consumo per il personale medico e paramedico, sono generalmente più accessibili. Pensate al costo di un appartamento in centro a Milano rispetto a Ginevra: la differenza è abissale e si ripercuote su tutta la catena dei costi.

Parallelamente, il costo del lavoro gioca un ruolo cruciale. I salari medi per medici, infermieri e personale di supporto in Italia sono inferiori rispetto a quelli offerti in Svizzera o in Francia. Questo permette alle cliniche italiane di contenere le spese del personale, un costo significativo per qualsiasi struttura sanitaria. Non si tratta di una minore professionalità, ma di un diverso contesto economico-sociale che incide direttamente sulla retribuzione media dei professionisti. Un chirurgo italiano eccellente può guadagnare meno di un suo pari in Svizzera semplicemente perché il costo della vita e il potere d’acquisto sono diversi.

Sistema fiscale, oneri burocratici e assicurazioni

Anche il sistema fiscale può influenzare i prezzi. Sebbene l’Italia abbia una tassazione complessa e notoriamente alta, alcuni regimi fiscali specifici per le attività sanitarie private o la possibilità di scaricare determinate spese possono contribuire a un minore onere fiscale complessivo per le cliniche rispetto a quanto accade in altri paesi europei con sistemi fiscali differenti e potenzialmente più gravosi per le imprese. Inoltre, le diverse normative in materia di assicurazioni professionali e responsabilità civile potrebbero incidere sui costi, con premi assicurativi mediamente più bassi in Italia rispetto a paesi con contenziosi legali più frequenti o onerosi.

L’onere burocratico e i costi di licenza e regolamentazione, sebbene presenti anche in Italia e a volte complessi, potrebbero essere meno onerosi rispetto a quelli di paesi con sistemi sanitari più rigidi e formalizzati, il che si traduce in minori costi iniziali e di mantenimento per le strutture sanitarie. Meno “carte” e procedure complesse possono significare meno tempo e denaro spesi per la conformità.

Concorrenza e offerta di aervizi: Un mercato dinamico

Il mercato della chirurgia estetica in Italia è altamente competitivo. Un’ampia offerta di cliniche e chirurghi qualificati, distribuiti su tutto il territorio nazionale, spinge i prezzi verso il basso. Le strutture cercano di attrarre pazienti offrendo tariffe più competitive senza compromettere la qualità del servizio. È una vera e propria “guerra” tra cliniche per acquisire clientela, e questo giova al paziente finale. In Svizzera e Francia, il numero di specialisti e cliniche potrebbe essere inferiore in proporzione alla domanda e alla densità abitativa, permettendo prezzi più elevati dettati da una minore concorrenza. La legge della domanda e dell’offerta è implacabile.

Materiali, forniture Mmdiche e la catena di approvvigionamento

Anche il costo dei materiali e delle forniture mediche può variare. Le cliniche italiane potrebbero avere accesso a fornitori con prezzi più competitivi o beneficiare di un maggiore potere d’acquisto a livello nazionale grazie a volumi più elevati. Questo si traduce in un minor costo per protesi (mammarie, facciali, ecc.), farmaci, strumentazione chirurgica monouso e attrezzature. Le economie di scala e una catena di approvvigionamento più efficiente o meno onerosa a livello nazionale possono fare una grande differenza sul costo finale dell’intervento.

La qualità non ne risente? Un falso mito da sfatare

È fondamentale sottolineare che un prezzo più basso in Italia non è sinonimo di minore qualità. Questo è un falso mito che va decisamente sfatato. L’Italia vanta un’eccellente tradizione nella formazione medica e molti chirurghi plastici italiani sono riconosciuti a livello internazionale per la loro professionalità e competenza. Le università italiane formano professionisti di altissimo livello, e non è raro trovare medici che hanno completato specializzazioni o master all’estero, nelle stesse prestigiose istituzioni frequentate dai loro colleghi svizzeri o francesi.

Le cliniche italiane che operano nel settore della chirurgia estetica sono spesso all’avanguardia in termini di tecnologie e standard igienico-sanitari. Molte strutture sono dotate di sale operatorie di ultima generazione, seguono protocolli di sicurezza stringenti e utilizzano apparecchiature all’avanguardia. La differenza di prezzo è quindi più legata a fattori economici e strutturali del paese che non alla qualità intrinseca delle prestazioni mediche. Anzi, in alcuni casi, la vasta esperienza maturata grazie all’alto numero di interventi eseguiti può addirittura tradursi in una maggiore perizia del chirurgo.

Sconti e promozioni in chirurgia estetica: attenzione ai rischi legali e clinici

Nel panorama sempre più competitivo della chirurgia estetica, è crescente il numero di cliniche e operatori che offrono interventi a prezzi fortemente scontati, accompagnati da messaggi pubblicitari accattivanti come “offerta limitata”, “sconto del 50%” o “paghi solo l’anestesia”. Sebbene queste promozioni possano inizialmente apparire allettanti, è fondamentale interrogarsi sulla loro legittimità, sicurezza e trasparenza, soprattutto quando si ha a che fare con atti medici invasivi.

Dal punto di vista giuridico, la chirurgia estetica è un atto medico a tutti gli effetti, soggetto a norme deontologiche precise. L’Ordine dei Medici vieta espressamente l’utilizzo di sconti, campagne aggressive o modalità commerciali che banalizzino la natura medica dell’intervento. Promozioni che incentivano l’acquisto d’impulso o che fanno leva sul prezzo rischiano non solo di violare il codice deontologico, ma anche di compromettere la qualità dell’assistenza offerta.

In termini pratici, ciò si traduce spesso in ambulatori non adeguatamente attrezzati, personale non specializzato, chirurgi senza adeguata formazione o esperienza, e protocolli clinici compressi per abbattere i costi. Il risultato? Aumento dei rischi operatori, maggiore incidenza di complicanze e frequenti richieste di chirurgia correttiva secondaria.

Un altro aspetto critico riguarda la trasparenza del preventivo. Spesso i prezzi pubblicizzati non includono spese obbligatorie come il costo dell’anestesia, i controlli post-operatori, le medicazioni o il ricovero in day hospital. Il paziente si ritrova così a pagare molto più di quanto preventivato, in un contesto in cui la fiducia è già stata minata dall’approccio commerciale.

La scelta di sottoporsi a un intervento estetico dovrebbe nascere da un percorso di valutazione clinica seria, consapevole, supportata da un chirurgo iscritto all’Ordine, con esperienza documentata e operante in una struttura abilitata e certificata. È bene ricordare che la bellezza duratura e la sicurezza del paziente non sono mai in saldo.


FAQ: Dubbi comuni su sconti e promozioni nella chirurgia estetica

1. È legale pubblicizzare sconti sulla chirurgia estetica?
No, secondo il Codice Deontologico dell’Ordine dei Medici, non è etico promuovere sconti su interventi chirurgici perché si tratta di atti medici e non di prodotti commerciali.

2. Le promozioni implicano un rischio clinico maggiore?
Spesso sì. Ridurre i costi comporta quasi sempre un compromesso sulla qualità: meno sicurezza, personale inesperto, o strutture non a norma.

3. Come posso riconoscere una promozione rischiosa?
Diffida da messaggi aggressivi tipo “sconto solo per oggi”, “paghi uno prendi due” o cifre eccessivamente basse rispetto alla media del settore.

4. Cosa deve includere un preventivo affidabile?
Un preventivo serio deve includere: intervento, anestesia, struttura, controlli post-operatori e spese accessorie. Niente deve essere lasciato al caso.

5. È normale pagare cifre molto diverse rispetto al prezzo iniziale?
No. Se accade, è probabile che il preventivo iniziale fosse incompleto o fuorviante. Chiedi sempre che ti venga consegnato un preventivo scritto e firmato.

6. Posso segnalare una clinica che fa promozioni scorrette?
Sì. Puoi segnalare la struttura all’Ordine dei Medici provinciale o all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM).

7. I pagamenti a rate sono considerati promozioni scorrette?
No, i pagamenti dilazionati non sono vietati. Sono anzi una prassi regolare, purché gestiti con trasparenza tramite finanziarie regolarmente autorizzate.

8. La chirurgia estetica low cost all’estero è sicura?
Non sempre. Spesso mancano controlli sanitari adeguati e tutele legali. È fondamentale informarsi bene prima di scegliere una clinica estera.